Mia figlia torna a casa da scuola dove si stà preparando per la recita di Natale e mi fà una domanda che mi coglie un pò impreparata..” Mamma, cos’è la Mirra ?”
Certo che dopo tutte le volte che ho sentito questa parola, e mai ho approfondito, dovevo aspettare la mia veneranda età e mia figlia che risvegliasse l’interesse per quella parola, per risucire a scoprire questo fantomatico prodotto naturale che è stato portato in dono a Gesu Bambino insieme all’oro e all’incenso.
La Mirra è una resina gommosa che viene estratta da un albero del genere Commiphora, della famiglia delle Burseraceae, piante native di Africa, Arabia e del subcontinente indiano. La specie più usata per la produzione della mirra è la Commiphora myrrha , pianta diffusa in Somalia, Etiopia, Sudan, penisola arabica. Questa, alla fine dell’estate, si copre di fiori e sul tronco compaiono una serie di noduli, dai quali cola la resina, la mirra appunto, in piccole gocce gialle, che vengono raccolte una volta seccate.
Nell’antichità la mirra veniva usata come unguento per l’imbalsamazione con lo scopo di prolungare la conservazione del cadavere grazie alla sua azione antisettica, negli anni successivi viene riconosciuta da diversi popoli le proprietà benefiche e quindi utilizzata come unguento curativo, ed è questa proprietà che permette alla mirra di essere presente tutt’oggi in vari prodotti farmaceutici disinfettanti, le cui proprietà antisettiche sarebbero dovute sia ad un’azione diretta sui microbi nonchè alla stimolazione del sistema immunitario.
Dalla resina si etrae l’olio essensiale di Mirra, se bruciato emana un piacevole odore che aiuta a combattere lo stress, l’ansia e le tensioni muscolari, agendo come calmante sul sistema nervoso.
Inoltre la mirra ha proprietà Balsamica e mucolitica, gli oli essenziali di mirra sono antinfiammatori e balsamici, agiscono come espettoranti in casi di raffreddore e come decongestionanti delle vie aeree superiori.