Se avvertiamo un senso di pesantezza o dolori nella zona del fegato, oppure abbiamo problemi di digestione, la colpa potrebbe essere dei calcoli biliari. I calcoli biliari ( in termine medico colelitiasi, litiasi biliare, calcoli della cistifellea o colecisti , e non calcoli al fegato come impropriamete considerano in molti) sono formazioni dure simili a dei sassolini che si formano all’interno della colecisti. Questi sono conosciuti principalmente in due tipi di formazione, calcoli di colesterolo ( si formano per saturazione di colesterolo nella bile ) e calcoli di carbonato o fostato di calcio (bilirubinati di calcio.)
La bile contenuta nella vescica biliare confluisce nel dotto biliare comune e, attraverso questo, arriva all’intestino tenue, dove interviene in modo molto importante nella digestione dei grassi.
Talvolta un calcolo, dalla vescica biliare e spinta dalla bile, si introduce in un condotto dove, per limitazione od ostruzione del flusso, causa coliche biliari, ovvero un forte dolore nella parte superiore dell’addome, che può estendersi fino alla schiena.
L’ostruzione del dotto biliare può causare l’ittero, che si manifesta con una colorazione giallastra prima degli occhi e poi della pelle. Se sopraggiunge una infiammazione della cistifellea, posso comparire febbre con dolori alla parte superiore dell’addome e una maggiore sensibilità sotto le ultime costole a destra. Può accadere che i calcoli ostruiscano il flusso dei fluidi dal pancreas, condizione che causerà infiammazione e dolore.
I calcoli più piccoli possono venire eliminati in modo naturale senza la necessità di alcun trattamento; in questi casi, passano semplicemente nell’intestino, attraversando il dotto biliare, dove successivamente saranno espulsi con le feci. Avere dei calcoli alla colecisti non significa necessariamenmte essere ammalati o avvertire dolori, a volte i calcoli restano nella vescica biliare per anni senza causare ne danno ne dolore. A volte quelli di dimensioni particolarmente piccole, non evideniabili ai raggi X si possono dissolvere grazie all’assunzione di farmaci a base di Acido Ursodesossicolico.
Nel caso che i calcoli inizino a provocare dolore, sarà necessario ricorrere alla loro rimozione e saranno asportati chirurgicamente insieme alla cistifellea, operazione che di solito avviene per laparoscopia ( mediante 4 piccoli forellini praticati sul paziente ).
Altra tecnica di rimozione dei calcoli alla colecisti è la frantumazione per mezzo di onde sonore ( litotrissia ) ma questa tecnica viene usata molto poco e solo nei casi in cui non sarebbe consigliabile un intervento chirurgico.
La comparsa di febbre durante i violenti dolori addominali è una condizione che richiede l’immediata visita medica. In questi casi, è sconsigliato qualsiasi rimedio o farmaco prima dell’intervento medico, onde evitare il rischio di mascherare temporaneamente alcuni sintomi, ed impedendo cosi’ la diagnosi corretta.
In caso di problemi di calcoli alla colecisti, è consigliabile seguire una dieta a bassissimo contenuto di grassi, con la riduzione drastica di latticini e di grassi animali ed, al contrario, assumere notevoli quantità di verdura fresca e cereali integrali, nonche’ aumentare il consumo di olii polinsaturi, come l’olio di girasole.
Con un supplemento di vitamina C si tenta di ridurre i livelli di colesterolo nella bile. Negli elementi naturali si ritiene di particolare efficacia il succo di limone spremuto cosi come la cicoria, l’indivia ed i carciofi.