Tecniche di rilassamento Yoga

Il rilassamento
Vivere con la mente e il corpo rilassati e’ il nostro stato naturale, un nostro diritto di nascita; è soltanto il nostro ritmo di vita che ce ne ha fatto dimenticare. Non esiste ormai piu’ nessuno, nel mondo occidentale, che non sia sottoposto, in un modo o nell’altro, a stress, a sollecitazioni, a tensione, con tutte le conseguenze negative che comportano.
Nervosismo, palpitazioni, contrazioni, insonnia, mal di testa, depressione, esaurimento, aggressivita’sono alcuni dei sintomi per mezzo dei quali il corpo e la mente ci segnalano che dobbiamo ‘lasciarci andare’, non reagendo all’ondata di stimoli che ci investe dall’esterno, e che dobbiamo rilassarci.
Chi conosce l’arte del rilassamento possiede la chiave della salute, della vitalita’ e della pace mentale, perche’ il rilassamento è un tonico per il corpo , la mente, l’anima e lo spirito, scioglie le tensioni muscolari e insegna a preservare e quindi a liberare grandi risorse di energia, abbandonando le preoccupazioni e le paure. Un rilassamento corretto produce gli stessi benefici di una notte di un buon sonno.
Esiste un intimo legame tra mente e corpo. Se i muscoli sono rilassati, la mente non puo’ che essere rilassata. Se la mente è ansiosa ne soffre tutto il corpo
Tutte le azioni hanno origine nella mente. E’ la mente, una volta ricevuto lo stimolo all’azione, a inviare ai muscoli l’impulso nervoso che ne provoca la contrazione. Nella societa’ moderna, frenetica e concitata, la mente è continuamente bombardata da stimoli che ci spingono a reagire come se dovessimo in ogni momento risolvere una situazione, prendere una decisione o, addirittura, metterci in salvo.
Di conseguenza, la maggior parte di noi, spende gran parte della vita in uno stato di tensione mentale e fisica; questa tensione si manifesta in alcuni atteggiamenti tipici di ogni individuo, le mascelle serrate, la fronte agrottata, il collo irrigidito e contratto.
Questa ‘inutile tensione’ è la causa dello spreco di energie che ci fa sentire stanchi,sfiniti e che ci predispone alle malattie: sprechiamo le nostre energie per mandare impulsi continui ai muscoli e mantenerli contratti.
Le tecniche del rilassamento, fisico, mentale e spirituale, sono parte integrante e fondamentale dello yoga. Con l’esecuzione delle asana, l’alternarsi della contrazione e della tensione l’osservazione e il controllo della respirazione è possibile raggiungere uno stato di completo rilassamento. L’alternarsi di contrazione e distensione è importante , perche’ solo sperimentando la tensione si puo’ successivamente sperimentare il rilassamento.
Come nella quotidianita’la mente invia ai muscoli l’impulso che li fa contrarre, cosi’ con l’aiuto dell’autosuggestione e dell’immaginazione, impara a inviare messaggi di rilassamento.
Con la pratica è possibile imparare gradualmente a usare l’inconscio per estendere il controllo ai muscoli involontari e al cuore, al sistema digestivo e agli altri organi.
Anche la respirazione , ritmica e controllata, ha un ruolo importante nel rilassamento, ma senza la pace spirituale e il rilassamento non puo’ essere completo. Finchè vi sara’ identificazione con il corpo e con la mente ci saranno paure, remore, preoccupazioni, sofferenze.
Il rilassamento viene percepito come scioglimento, espansione, leggerezza, calore. Il completo distendersi delle tensioni muscolari provoca euforia. Il rilassamento non è uno stato ma un processo, attraverso livelli di progressiva profondita.
Bisogna “lasciarsi andare” anziché “controllare”, “non fare” anziché “fare”.



L’ESERCIZIO FISICO
Per comprendere la natura delle asana bisogna sperimentare gli effetti. Non si tratta di semplici esercizi, ma di posture che vanno mantenute e che devono essere eseguite lentamente, associandole con la respirazione addominale profonda.
Sono delicati movimenti che non solo aiutano a prendere coscienza del proprio corpo, ma influenzano lo spirito liberando dalle paure e infondendo serenita’ e fiducia.
Al termine di una sequenza di esercizi yoga ci si sente rilassati e pieni di energia.
Un’asana si compone di tre fasi:
1) Il raggiungimento della corretta postura. In questa prima fase , inspirando o espirando si assume lentamente la postura.
2) Il mantenimento della postura. In questa seconda fase, si mantiene la postura respirando lentamente, aritmicamente, profondamente e coscientemente.
3) L’uscita della postura. In questa terza fase, si scioglie lentamente la postura, sempre inspirando o espirando lentamente.

Nella prima fase, quando si assume la postura, determinati muscoli o gruppi muscolari si distendono e altri si contraggono.

Nella seconda fase, quando si mantiene più o meno a lungo la postura, i muscoli rimangono distesi o contratti, mentre la respirazione favorisce lo scorrere dell’energia vitale, il prana.

Nella terza fase, in cui si esce dalla postura, i muscoli si distendono irrorati dal sangue arricchito di ossigeno grazie alla respirazione profonda effettuata nella seconda fase.

E’ importante, salvo indicazioni contrarie, non fermarsi nelle posizioni intermedie. Un’asana si intende compiuta quando la posizione viene mantenuta, senza perdere la concentrazione: gli yogui sono in grado di rimanere per ore e ore di seguito in una stessa posizione senza muoversi. Una volta riusciti a rilassarsi in una determinata posizione, è possibile correggerla ulteriormente per imparare a mantenerla gradualmente sempre più a lungo.

Le asana influiscono su tutto l’organismo, facendo sì che sia i muscoli sia gli organi interni, che pure in determinate posizioni si comprimono e si distendono, vengano ‘rinfrescati’ e stimolati. La circolazione sanguigna aumenta in tutto il corpo, l’apporto di sostanze nutritive alle cellule migliora, l’eliminazione delle scorie e la disintossicazione avvengono in maniera più completa. L’intero organismo e tutte le funzioni si rinnovano; le articolazioni, i tendini e i legamenti diventano più elastici; la colonna vertebrale si mantiene, o diventa, flessibile; la mente si rilassa e l’anima si acquieta.

L’esperienza fisica delle posture è sicuramente, almeno all’inizio, ciò che colpisce maggiormente nella pratica degli esercizi yoga.
Con il passare del tempo, però, e con l’aumentare dell’esperienza e delle capacità di concentrazione, si diviene sempre più consapevoli del flusso dell’energia vitale (prana) e dell’importanza di una corretta respirazione (pranayama).

Lo scopo ultimo degli esercizi yoga, delle asana e del pranayama, è di purificare i canali nervosi, così da permettere il libero scorrimento del prana, e di preparare il corpo per la salita del kundalini, la suprema energia cosmica che conduce l’essere umano che pratica lo yoga in uno stato superiore di consapevolezza.


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