Parte utilizzata: la parte aerea fiorita
La pianta deve il suo nome a J. F. Eschscholtz, botanico russo che la scoprì in California all’inizio del XIX secolo e la introdusse in Europa come pianta decorativa sotto il nome di papavero della California.
L’Escholtzia è della stessa famiglia del Papavero, questo spiega le sue proprietà ipnotiche e sedative.
Come il Papavero, la pianta deve la sua attività a numerosi alcaloidi, ma a differenza degli alcaloidi di quest’ultimo, quelli dell’Escholtzia non sono tossici e il loro utilizzo non provoca nè disturbi psichici nè assuefazione. La sua ricchezza di zinco gli permette di avere un’azione benefica sulla pelle.
Si usa per:
Insonnia, nervosismo
Ansietà, depressione
Mal di testa
Psoriasi, orticaria e prurito