L’Artiglio del diavolo è una pianta originaria del Sud del continente africano e cresce solitamente allo stato selvaggio nel deserto del Kalahari. I suoi frutti sono forniti di pungiglioni adunchi e taglienti che hanno valso alla pianta il nome popolare di “artiglio del diavolo”. Le parti della pianta utilizzate nella medicina sono le radici secondarie tuberizzate. Questa pianta anche se conosciuta e utilizzata da moltissimo tempo in Africa del Sud per le sue proprietà antireumatiche, è stata portata in Europa soltanto all’inizio del secolo grazie ad un medico tedesco. Gli studi da allora condotti hanno confermato una netta efficacia anti-infiammatoria paragonabile a quella del cortisone e del fenilbutazone senza avere gli effetti secondari di quest’ultimi. Ugualmente dimostrata nella pianta e l’assenza di tossicità. Essa ha inoltre degli effetti analgesici e spasmolitici notevoli. L’artiglio del diavolo è dunque un eccellente trattamento di sostituzione nelle terapie antireumatiche chimiche.
Si usa per:
l’artrite reumatoide, il reumatismo infiammatorio; le tendiniti, le contusioni, i dolori della schiena, sciatica, ecc.