L’astinenza volontaria e controllata da cibi solidi per un certo periodo di tempo, ovvero il digiuno (che trova fautori convinti nella medicina naturale) non dovrebbe mai venire intrapresa senza il consenso del medico.
Uno degli esponenti più autorevoli della naturopatia inglese, Leon Chaitow, descrisse il digiuno come “il metodo terapeutico più antico che l’ uomo conosca”, aggiungendo che i “popoli primitivi smetteno di assumere cibo istintivamente quando non si sentono bene e bevono quanto è necessario senza mangiare nulla fino alla guarigione”.
La teoria si basa sul concetto che il digiuno permette all’ organismo di concentrare le proprie risorse nel liberarsi della malattia e dall’ intossicazione piuttosto di utilizzarle per la digestione di alimenti. I naturopati sottolineano comunque l’importanza di sottoporsi al digiuno esclusivamente sotto il controllo di un terapeuta qualificato o di un dietologo.
La durata e la rigorosità del digiuno vengono stabilite secondo l’età del paziente e il tipo di malattia. Dalla mezz’età l’organismo non reagisce più al digiuno come in gioventù, poichè invece di utilizzare i grassi per le azioni che comportano consumo di energia, si ritiene che vengano utilizzate le sostanze proteiche, il materiale base che costituisce la pelle, i muscoli e gli altri tessuti.
I terapeuti che si avvalgono di metodi estremi possono consigliare periodi di digiuno fino a un massimo di 40 giorni. Periodi di digiuno ancora più lunghi vengono stabiliti di solito presso cliniche della salute, le stazioni termali, o in luoghi di cura, sempre sotto costante controllo medico. I pazienti vengono avvertiti che le prime reazioni al digiuno possono essere sgradevoli, con effetti collaterali come diarrea,emicrania,vomito e difficoltà respiratorie durante i primi giorni. Questi sintomi, tenderanno comunque a scomparire insieme ai sintomi della fame.
I medici tendono a non considerare il digiuno come metodo terapeutico, ma rcentemente si sono levati alcuni consensi. Si sono espressi pareri favorevoli sull’effcacia del digiuno nel trattamento dell’artrite, dell’ipertensione, in certi tipi di allergie alimentari e per i reumatismi. In alcuni ospedali di Mosca e New York il digiuno è stato utilizzato nel trattamento della schizofrenia con risultati abbastanza soddisfacenti.